Respirazione per calmare la mente e scaldare il cuore
Se stai provando un senso di incertezza, ansia o paura, che ti porta a chiuderti fisicamente, emotivamente, spiritualmente, è umano. Tutti questi sentimenti sono umani e possiamo includerli, accoglierli, elaborarli, per far sì che la chiusura non diventi rigidità, immobilismo, panico.
Ogni volta che ti senti perso, ogni volta che senti che il cuore si irrigidisce, è il momento di tornare al presente, al qui e ora, a te.
Prova! Siediti, in silenzio e ascoltati.
Inizia a percepire il respiro: che qualità ha? È lieve? È profondo? È lungo? È breve?
Sto respirando e sono vivo. Sento gratitudine verso la mia vita e quella di tutti gli esseri viventi.
Man mano che il respiro si fa più profondo e le tensioni lasciano il corpo, puoi iniziare a sentire il cuore che si rilassa e schiudendosi indica la via… la via dell’amore.
Possiamo scegliere di aiutare un vicino di casa, fare quella telefonata che rimandavamo da tempo ad una persona cara, praticare yoga, ridere di ogni piccola cosa che ci accade e possiamo scegliere di stare con tutto quello che c’è e respirare.
Ti lascio con un esercizio di Pranayama per portare luce al tuo cuore.
Arianna Panacea
Cosa è il Pranayama
Il Pranayama (regolazione ritmica del respiro) è il quarto stadio dello Yoga, secondo lo Yogasutra di Patañjali. Insieme a Pratyahara (ritiro della mente dagli oggetti dei sensi), questi due stati dello Yoga sono conosciuti come le ricerche interiori ed insegnano come controllare la respirazione e la mente, quale mezzo per liberare i sensi dalla schiavitù degli oggetti di desiderio.
La parola Pranayama è formata da Prana (fiato, respiro, vita, energia, forza) e da Ayama (lunghezza, controllo, espansione). Il suo significato è quindi la pratica di percezione ed espansione del respiro.